L’orgoglio della fede granata.
E’ straordinario il coinvolgimento emotivo della maglia granata. E’ bello dopo una lunga pausa ritrovarsi come d’incanto. Sempre gli stessi, anzi di più. Frenesia totale insomma. La maglia granata tira, eccome! Nella canicola estiva chi può fermare il torpedone granata diretto a Francavilla? Ma, ed è questo il vero mistero (o miracolo?), come spiegarsi questa chiamata ipnotica é apparentemente inspiegabile. Irrazionalmente ti trovi a rispondere agli automatismi dell’amore. E allora sfidi i kilometri, ti metti in viaggio sempre con gli stessi amici più pazzi di te, guardi l’orologio e imprechi sul ritardo all’appuntamento, premi l’acceleratore perché credi di non arrivare puntuale. Bambini, giovani, vecchi, ragazze, mamme, non fa differenza. Bisogna andare allo stadio, bisogna seguire il magico Toro. Arrivi a Francavilla e rianimi una cittadina sonnecchiante, adagiata nella calura del vespro estivo. Arrivi li e la colori per magia. La desti dal torpore. Arrivi li e trovi la baraonda granata, compatta, unica, festosa, grandiosa. Arrivi li e il tuo cuore ha un tuffo. Arrivi li e senti che è bello. Arrivi li e ti senti il solito bambino, anche se l’anagrafe tende a darti torto. Pacche, strette di mano, abbracci. Ed io a chiedermi: “mamma mia che bello, siamo tutti qui per un ideale, per una maglia, per la nostra città”. Difficile non emozionarsi, difficile restare insensibili. La solita grande famiglia del tifo si è riunita. Comincia un'altra stagione. Mi si accappona la pelle, ma è solo un attimo, c’è Egidio che chiama tutti a raccolta per un grande coro, ed io voglio esserci! Sale al cielo l’urlo granata, sventola alta la nostra bandiera, inizia lo spettacolo. Difficile da spiegare, ma è tutto incastonato nel nome della nostra città, la nostra NARDO’, per la quale c’è un orgoglio pazzesco da difendere.
Testo di Fernando Pero
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