LA TRASFERTA AD ISCHIA
La quarta di campionato finalmente regala una trasferta “vera” di quelle dal sapore antico (si..di mieru e birra), di tanti chilometri macinati dentro un pullman, cori e fermate agli autogrill. Nel mirino del tifo granata questa volta c’è l’isola di Ischia.
Il ritrovo è fissato per l’01:00 di domenica mattina con l’imperativo di arrivare sobri all’orario prestabilito, ma le prime panze alcoliche vagano per piazza castello già verso le 12:30. Tutto intorno un via vai di macchine..la notte è ancora giovane e i supporters granata/mieru intonano i primi cori scatenando la curiosità dei passanti. Con “puntuale” ritardo di un’ora sulla tabella di marcia si parte, e il pullman-stadio si divide in tre settori, in curva nord i cori si sprecano, nella sud, più sobria, gli anzian…emm i più esperti raccontano le imprese delle trasferte vissute ai più giovani con big purpittone capo fila, nella tribuna centrale già si addentano panini e patatine e il capo ultras “Martignano” guida tutti all’arrembaggio con i salamini sott'olio che in poco tempo sono solo un lontano ricordo, mentre l’arbitro dell’incontro(l’autista) ci spedisce dritti dritti a Napoli e senza nemmeno accorgerci siamo già all’imbarco in attesa che il capitano della squadra, Frakkia, porti i biglietti a tutti. Ci si Imbarca..insieme agli amici di Martina giunti a sostenerci anche qui!
Da veri LEONI tutti sul ponte del traghetto e far spettacolo e i flash delle macchinette fotografiche(mancu li cinesi) accecano gli occhi mai stanchi dei nostri prodi e la gente sorride(domandandosi sicuramente da quale circo eravamo appena scappati). La bandiera italiana sull’asta della prua lascia il posto a quella granata e l’arrembaggio è riuscito..la nave è stata conquistata. 10 minuti più tardi i primi segni di cedimento, il primo leone a cedere è “portafiore”, che regala ai pesci le melanzane della sera prima. La lunga serie sembra non finire e ad uno ad uno i leoni diventano agnellini.. son pochi i sopravissuti. I SOUTH BOYS battono il resto della truppa in questa speciale classifica.. reggono ancora per poco i MAI DOMI(cederà qualcuno sulla strada del ritorno), NOS e MENTALITA’ . L’attracco arriva come una manna dal cielo salutato da cori.. ora è Ischia ad essere sotto assedio e da li a poco conquistata dalla truppa corsaro-neretina!
Un’ora di “loading” al primo bar preso d’assalto e poi su dritti verso lo stadio ischitano, il è corteo ordinato e lungo, taglia in due ischia e i turisti rallegrati dal nostro passaggio continuano a scattar le foto (ma non era ischia l’attrazione??) e dopo quasi un’ora di camminata (-.-) e con quasi 3 ore di anticipo dal fischio d'inizio si arriva nei pressi dello stadio, e quasi stremati ci si lascia riscaldare dal tepore isolano, pisolino interrotto solo dall’arrivo di altre truppe neretine..un carro armato APE PIAGGIO porta con se i ragazzi di MENT’98 armati di bandierine..strombazzano nell’antistadio e risvegliano le truppe ormai assopite controllate a distanza da 3 volanti e un antisommossa(mancu in guerra). Due passaggi con un pallone trovato per strada, una battaglia con lancio di mele(spogliato letteralmente un albero di un giardino dei suoi frutti) e le 15 sono dietro l’angolo. Una piccola discussione per il prezzo del biglietto e finalmente siamo dentro lo stadio. I 100 temerari Neretini cominciano la loro vera lotta che dura oltre 90 minuti, uscendone vittoriosi(ma questo era scontato). Battimano, cori, calore.. il TORO NON E’ MAI SOLO!!! Appena fuori fortunatamente ci vengono messi a disposizione 2 autobus gratuiti per raggiungere il porto e le truppe si dividono, ma l’imprevisto è dietro l’angolo, uno dei due bus non parte più e di colpo un fiume di gente si riversa nell’unico mezzo ancora a disposizione per evitare i 3 chilometri di strada a piedi..è il caos…un miracolo come sia riuscito a trasportare oltre 60 persone sui pendii di ischia..qualche ragazzino isolano lancia addirittura del pietrisco..ma i fieri corsari granata giungono incolumi all’imbarco e saliti sul traghetto raggiungono Napoli dopo un’ora e venti munuti di traversata. Sul pullman, ora, è il silenzio a regnare, è la gara a chi crolla prima tra le braccia di morfeo..ci si sveglia finalmente a Nardò..felici e pronti per la prossima avventura!!!
La quarta di campionato finalmente regala una trasferta “vera” di quelle dal sapore antico (si..di mieru e birra), di tanti chilometri macinati dentro un pullman, cori e fermate agli autogrill. Nel mirino del tifo granata questa volta c’è l’isola di Ischia.
Il ritrovo è fissato per l’01:00 di domenica mattina con l’imperativo di arrivare sobri all’orario prestabilito, ma le prime panze alcoliche vagano per piazza castello già verso le 12:30. Tutto intorno un via vai di macchine..la notte è ancora giovane e i supporters granata/mieru intonano i primi cori scatenando la curiosità dei passanti. Con “puntuale” ritardo di un’ora sulla tabella di marcia si parte, e il pullman-stadio si divide in tre settori, in curva nord i cori si sprecano, nella sud, più sobria, gli anzian…emm i più esperti raccontano le imprese delle trasferte vissute ai più giovani con big purpittone capo fila, nella tribuna centrale già si addentano panini e patatine e il capo ultras “Martignano” guida tutti all’arrembaggio con i salamini sott'olio che in poco tempo sono solo un lontano ricordo, mentre l’arbitro dell’incontro(l’autista) ci spedisce dritti dritti a Napoli e senza nemmeno accorgerci siamo già all’imbarco in attesa che il capitano della squadra, Frakkia, porti i biglietti a tutti. Ci si Imbarca..insieme agli amici di Martina giunti a sostenerci anche qui!
Da veri LEONI tutti sul ponte del traghetto e far spettacolo e i flash delle macchinette fotografiche(mancu li cinesi) accecano gli occhi mai stanchi dei nostri prodi e la gente sorride(domandandosi sicuramente da quale circo eravamo appena scappati). La bandiera italiana sull’asta della prua lascia il posto a quella granata e l’arrembaggio è riuscito..la nave è stata conquistata. 10 minuti più tardi i primi segni di cedimento, il primo leone a cedere è “portafiore”, che regala ai pesci le melanzane della sera prima. La lunga serie sembra non finire e ad uno ad uno i leoni diventano agnellini.. son pochi i sopravissuti. I SOUTH BOYS battono il resto della truppa in questa speciale classifica.. reggono ancora per poco i MAI DOMI(cederà qualcuno sulla strada del ritorno), NOS e MENTALITA’ . L’attracco arriva come una manna dal cielo salutato da cori.. ora è Ischia ad essere sotto assedio e da li a poco conquistata dalla truppa corsaro-neretina!
Un’ora di “loading” al primo bar preso d’assalto e poi su dritti verso lo stadio ischitano, il è corteo ordinato e lungo, taglia in due ischia e i turisti rallegrati dal nostro passaggio continuano a scattar le foto (ma non era ischia l’attrazione??) e dopo quasi un’ora di camminata (-.-) e con quasi 3 ore di anticipo dal fischio d'inizio si arriva nei pressi dello stadio, e quasi stremati ci si lascia riscaldare dal tepore isolano, pisolino interrotto solo dall’arrivo di altre truppe neretine..un carro armato APE PIAGGIO porta con se i ragazzi di MENT’98 armati di bandierine..strombazzano nell’antistadio e risvegliano le truppe ormai assopite controllate a distanza da 3 volanti e un antisommossa(mancu in guerra). Due passaggi con un pallone trovato per strada, una battaglia con lancio di mele(spogliato letteralmente un albero di un giardino dei suoi frutti) e le 15 sono dietro l’angolo. Una piccola discussione per il prezzo del biglietto e finalmente siamo dentro lo stadio. I 100 temerari Neretini cominciano la loro vera lotta che dura oltre 90 minuti, uscendone vittoriosi(ma questo era scontato). Battimano, cori, calore.. il TORO NON E’ MAI SOLO!!! Appena fuori fortunatamente ci vengono messi a disposizione 2 autobus gratuiti per raggiungere il porto e le truppe si dividono, ma l’imprevisto è dietro l’angolo, uno dei due bus non parte più e di colpo un fiume di gente si riversa nell’unico mezzo ancora a disposizione per evitare i 3 chilometri di strada a piedi..è il caos…un miracolo come sia riuscito a trasportare oltre 60 persone sui pendii di ischia..qualche ragazzino isolano lancia addirittura del pietrisco..ma i fieri corsari granata giungono incolumi all’imbarco e saliti sul traghetto raggiungono Napoli dopo un’ora e venti munuti di traversata. Sul pullman, ora, è il silenzio a regnare, è la gara a chi crolla prima tra le braccia di morfeo..ci si sveglia finalmente a Nardò..felici e pronti per la prossima avventura!!!